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Test di Porcellini | Lacerazione Labrale Posteroinferiore | Valutazione della spalla
Il test di Porcellini è un esame ortopedico della spalla relativamente nuovo per valutare le lacerazioni labrali posteroinferiore che portano all'instabilità posteroinferiore.
Morey et al. (2016) hanno introdotto il Porcelli Test come nuovo test nella diagnosi delle lacerazioni labrali posteriori. Nel loro studio, hanno riscontrato un'elevata affidabilità inter-esaminatore superiore al punto 8 e un'accuratezza molto elevata con una sensibilità del 100% e una specificità del 99% nella diagnosi di lacerazioni labrali posteriori. In questo studio, il test Porcelli ha superato altri test comuni come il Jerk, il Kim's e il Load-and Shift. Sebbene questo test sembri essere affidabile e altamente accurato, non è stato ancora convalidato da altri studi. Per questo motivo, le attribuiamo un valore clinico moderato per individuare ed escludere le lacerazioni del labbro posteriore.
Per eseguire il test di Porcelli, il paziente deve essere seduto o in piedi. Analogamente al test di compressione attiva, il paziente porta la spalla a novanta gradi di flessione e a dieci-quindici gradi di adduzione con la spalla in massima rotazione interna, in modo che il pollice del paziente sia rivolto verso il basso. L'esaminatore è in piedi dietro il paziente e stabilizza la scapola con una mano. Quindi si chiede al paziente di sollevare il braccio contro la resistenza applicata dall'esaminatore.
L'esaminatore rileva il dolore e la forza.
Nella seconda parte del test, il paziente assume esattamente la stessa posizione della prima parte. Solo a questo punto, l'esaminatore sposta il pollice della mano stabilizzatrice più lateralmente in modo da posizionarlo sulla linea articolare posteriore, mantenendo così una moderata forza anteriore per impedire la sublussazione posteriore della testa omerale. Poi la manovra viene ripetuta.
Il test è positivo se il dolore, con o senza debolezza, rilevato durante la prima parte del test si riduce o si annulla durante la seconda parte. Se il dolore persiste anche nella seconda manovra, si può pensare a una patologia dell'articolazione AC.
Il ragionamento biomeccanico che gli autori forniscono per questo test è che la massima tensione capsulare posteriore applica una forza compressiva sul labbro lacerato in una posizione di flessione in avanti, adduzione e rotazione interna. Nell'elevazione attiva contro resistenza, la linea di trazione del deltoide provoca la traslazione posteriore della testa omerale, causando un'ulteriore compressione del labbro lacerato. Morey et al. (2016) hanno confermato questa base anatomica del test anche sotto l'aspetto dell'imaging radiografico. Hanno riscontrato una maggiore traslazione posteriore della testa omerale nei pazienti con lacerazione del labbro posteriore rispetto ai controlli sani durante la prima fase del test. Nella seconda fase, le radiografie hanno mostrato che il pollice dell'esaminatore era in grado di impedire la traslazione posteriore.
21 ESAMI ORTOPEDICI TRA I PIÙ UTILI NELLA PRATICA CLINICA
Altri test ortopedici comuni per valutare l'instabilità posteriore dell'articolazione gleno-omerale sono:
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